“Buon pomeriggio Santo Padre.
Da quanto tempo è che non si confessa?”
“Lo sa bene. Sono due settimane, faccia poco lo spiritoso”.
“Io le parlo in sincerità dottore, ma non voglio essere giudicato. Mi rimetto al giudizio divino, è il mio giudice naturale”
“Di questi tempi gli imputati eccellenti si scelgono i giudici. Come Lui”
“Bene, oltre che ateo lei è pure di sinistra, e tolga quella “L” maiuscola, empio alchimista della psiche”.
“Strizzacervelli mi piace di più”.
“Come va con il prozac?”
“Proprio di questo volevo parlarle. Non funziona.
Ad un free drink, nel privè della sacrestia, ho messo il prozac nel vino dei chierichetti ma quelli sono rimasti coscienti.”
“Santità, il prozac era per lei. Per i suoi sbalzi d’umore.”
“Appunto, di solito dopo sono molto più sereno, tanto poi mi confesso da lei.”
“Dottore, mi ascolti.
Tempo fa ritrovarono un vangelo apocrifo scritto da un sumero pre-freudiano.
In questo scritto si fantasticava sul complesso di Edipo di Gesù.
Gesù in adolescenza sognò di uccidere il padre e di congiungersi carnalmente con la madre.
Gli estrattori di ”Inception” vestiti come guardie svizzere cercarono di eliminare quest’idea non naturale, indegna per un Messia che si rispetti.
Per capire il confine tra sogno e realtà si servirono di un crocefisso usato come totem.
Gli estrattori riuscirono a modificare i ricordi di Gesù e lo convinsero a dividere l’eredità Cristiana con la Chiesa Cattolica”.
“Ecco perchè nelle scritture non c’è traccia dell’adolescenza di Gesù.
Non volevano fare uno spoiler millenario di Inception”
“Esatto, non immagina neanche quanto sia potente la Warner Bros”.
“Comunque, dopo il fattaccio, Gesù andò a cercare se stesso in una comune hippy in Israele, una sorta di kibbutz pieno di funghi allucinogeni.
Si fece tatuare un tribale in fronte, in futuro portò male.
La gente sapeva chi fosse, lo chiamavano Super star, era circondato da groupies, e all’epoca non aveva ancora incontrato Andrew Lloyd Webber”.
“Le dico tutte queste cose perchè so che è vincolato dal segreto professionale. Come me”.
“La smetta di delirare, mi ascolti.
Lei ha raccolto un’eredità pesante. Wojtyla era un po’ come Mourinho. Immagino avrà avuto paura di fare la fine di Benitez”
“Che simpatico umorismo alla Chiambretti. Inizialmente il confronto mi faceva paura. Pensai perfino di copiare l’idea dei Queen:
continuare a fare tour mondiali anche dopo la morte del front-man, come Brian May e Roger Taylor senza Freddy Mercury.
Avrei fatto dei grandi show, mi sarei esibito con la salma di Wojtyla in una teca.
Sarebbe stato sublime, divinamente kitsch”
“Certo.”
“A questo proposito ho fatto un sogno:
Mi trovavo in un supermarket pieno di gente perché le indulgenze erano in omaggio con i fustini di ammorbidente.
Nel banco frigo vedo la salma del polacco”
“Papa Wojtyla”
“Esatto, il polacco. Lo compro e lo porto al conclave.
Imbandiamo una grande tavola, e insieme a tutti i cardinali ne divoriamo la carne.
Il cardinale Martini invece mangia un’aragosta e ci guarda inorridito.
Ma io gli faccio notare che la carne una volta scongelata si deve finire, non si può mica rimettere in freezer.”
“E dopo questo sogno qual è stato il suo primo pensiero?”
“Che non temo il confronto, dottore. Ma il mio funerale sarà sicuramente in forma privata.”
“Ah, il funerale di Wojtyla è già finito?”